martedì 3 febbraio 2009

S. MESSA NELLA BASILICA DI SAN GIORGIO

S. MESSA NATALIZIA NELLA BASILICA DI SAN GIORGIO
La funzione, che conclude le celebrazioni per il cinquantesimo, sarà officiata dall’Arcivescovo


Una solenne conclusione delle manifestazioni del Cinquantesimo, ma anche un momento forte in cui riaffermare insieme i valori che ispirano il movimento cooperativo cristiano, oggi come ieri: lunedì 15 dicembre alle 18 nella Basilica di San Giorgio l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Paolo Rabitti, celebrerà una S. Messa per tutti i soci di Confcooperative Ferrara.
I canti della liturgia saranno eseguiti dal coro della Fraternità di Comunione e Liberazione di Ferrara.
"L’occasione - ha commentato il Presidente Paolo Bruni - costituisce l’appuntamento conclusivo delle celebrazioni del Cinquantesimo della Confcooperative di Ferrara, ricorrenza che ci ha permesso di rinverdire, in questi tempi di crisi, l’importanza della solidarietà e delle radici cristiane della nostra società".

“In ogni momento voi costruite il futuro”
Mons. Rabitti alla S. Messa che ha chiuso le celebrazioni per il Cinquantesimo
di Confcooperative Ferrara


Una basilica di San Giorgio gremita ha accolto lunedì sera l’ultimo e più solenne momento di festeggiamento per i cinquant’anni di Confcooperative Ferrara. Oltre al presidente Paolo Bruni, al direttore Vincenzo Sette, ai vicepresidenti Enrico Tiozzo e Giovanni Rizzo, erano presenti alla S. Messa celebrata dall’Arcivescovo mons. Paolo Rabitti i cooperatori ferraresi. A loro il ringraziamento particolare di Bruni, il quale ha sottolineato come “con la loro presenza dimostrano che Confcooperative non riesce solo a riempire i teatri e le sale delle assemblee ma anche le chiese: un segno forte di continuità con la nostra storia, nella quale le parrocchie sono sempre state punti di riferimento fondamentali per dare slancio ideale e organizzativo alla nascita di nuova cooperazione”.
A tutti, uomini impegnati a vario titolo nel mondo del lavoro (agricoltura, industria, sociale, cultura, etc.) l’Arcivescovo ha rivolto l’appello di Gesù “Vivete in attesa”. “In ciascuna professione -ha sottolineato- voi in ogni ora costruite il futuro. E lo fate con opere di cui non sapete quando vi verrà chiesto conto ma che un giorno verranno alla luce. Questo dunque è il significato pieno dell’Avvento -ha concluso mons. Rabitti-: prepararsi al futuro. Per noi cristiani l’epilogo non è la catastrofe ma il compimento del Regno di Dio, quando Dio sarà tutto in tutti”.

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